in fondo ha scritto anche poesie

Chi li frequenta quotidianamente sa bene che i treni pendolari offrono spaccati di varia umanità, piccoli universi di pensiero e storie di vita assolutamente emblematici della società circostante.
Il mio primo treno del mattino è di solito già abbastanza sovraffollato alla stazione dalla quale parto, e non è inconsueto che ci siano già diversi pendolari senza posto a sedere; l’aggravante (…) bicicletta mi obbliga a cercare rapidamente, con pargolo prontamente al seguito, la porta che a intuito offra il maggior spazio abitabile: questo mi consente di variare, quotidianamente, le frequentazioni circostanti (è noto che i pendolari siano piuttosto abitudinari, in quanto a posizione sul treno).
Tra i compagni di scompartimento di questa mattina, un gruppetto di ragazzi che a occhio poteva essere intorno alla quindicina d’anni d’età; abbigliamento impeccabile e griffato, discorsi di circostanza e qualche accenno al programma della giornata («Oggi ho ginnastica», «Io no, saltiamo tutte e due le ore, abbiamo un corso sulla sicurezza, cheppalle», etc etc. ). Il tragitto è breve e la prima fermata, quella della discesa, arriva nel giro di una manciata di minuti: è il momento dei saluti. Il gruppetto snocciola quello ormai classico, accompagnato da un altrettanto classico «Bella lì»: il braccio semi sollevato che prende la rincorsa a pettorale aperto, l’aria smanacciata a far incontrare le mani con un intreccio di pollici. Infine, il congedo: «Oh, e sempre viva Mussolini!».
Saluti di grande attualità, non c’è niente da dire.
2015-10-16 09.06.14

52 thoughts on “in fondo ha scritto anche poesie

    • certo, in parte credo anch’io che non ci sia necessariamente consapevolezza. ma di tante pose, quella è: non improbabilmente, quella che hanno respirato e respirano nel proprio contesto familiare. diciamo che non sono poi così sicuro che l’assenza di consapevolezza faccia meno paura, ecco.

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    • ma guarda, alla fin fine a me hanno fatto più compassione che rabbia. mi ha stizzito molto di più il fatto che ognuno di loro avesse indosso, tra moncler, nike, apple, e quant’altro una cifra che poteva approssimarsi tranquillamente a qualche migliaia di euro. queste sono le ideologie che mi fanno ancora più paura.

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      • Io ho imparato a mie spese che se qualcuno ti fa sinceramente compassione ha vinto, perché tutto ciò che fa o dice é in qualche modo giustificato in partenza. Mi scuserai, ma io non riesco a concepire gli atteggiamenti pseudo-fascisti perpetrati solo come appartenenza ad un branco specifico, soprattutto nelle teste di persone in divenire. Tra vent’anni queste stesse persone potrebbero essere nella condizione di decidere che io, tu o chissà chi altro non siamo necessari.
        E il brivido si fa più profondo se penso che il mio voto o il tuo é pari al loro.

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    • 😀 😀 😀
      ho letto giusto ieri per caso su spinoza la – come sempre dissacrante – serie sulla morte del partigiano che dichiarò di avere giustiziato mussolini/petacci (qui la notizia), a cui è stata ovviamente imputata la responsabilità del cronico disservizio del nostro sistema ferroviario…

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      • Ho visto anni fa lo spettacolo ‘Mai morti’ di Bebo Storti sulla Decima Mas. Poi ho acquistato il dvd perché penso sia da tenere sempre a portata di mano.
        La faziosità non piace neanche a me, né a destra né a sinistra. Per questo il coretto dei giovani ingegneri mi fece venire i brividi.
        Tuttavia se posso preferire, preferirei preferire quelli che guardano all’insieme dei campi, non solo al proprio orticello.
        E questa attitudine, magari sbaglio, l’ho sempre trovata più a sinistra che a destra.

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        • quello spettacolo è purtroppo poco conosciuto, ma per me è assolutamente imprescindibile.
          per il resto, il discorso delle appartenenze s’è indubbiamente fatto più complicato da quando quella diversificazione, nel nostro paese ma non solo, ha perso molte delle sue connotazioni. si potesse ricondurre al gaberiano “fare il bagno nella vasca è di destra
          far la doccia invece è di sinistra
          un pacchetto di marlboro è di destra
          di contrabbando è di sinistra etc etc” sarebbe tutto più semplice; ma l’aver sdoganato invece in forma bipartisan qualunque questione (im)morale e aver soppiantato, sempre in forma bipartisan, l’uso con l’abuso della res publica complica orrendamente (cit.) la faccenda.

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  1. Arrivo tardi, ma arrivo. No, non è una posa per sentirsi grandi, purtroppo, come scriveva qualcuno più sopra E’ adesione con sincera ancorché ingenua, non meditata, ignorante convinzione. Ma il problema resta. Ed è ampio, io credo, soprattutto riflettendo su quelle cosette come apologia di reato delle quali oramai si fa strame nella percezione di gravità del buon senso comune.

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    • concordo. come già scrivevo in risposta, sicuramente c’è dell’ingenuità e della non consapevolezza, ma questo non la rende meno problematica e non è un caso che sia proprio quella posa.
      [effettivamente ho accolto quasi con stupore (…) la sentenza di qualche giorno fa che, applicando la legge scelba, per la prima volta a milano ha condannato le manifestazioni filofasciste durante una delle ultime commemorazioni di ramelli]

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  2. Per esperienza personale (alla loro età anche io avrei fatto quella battuta) ti dico che è una moda passeggera. Sono gli stessi che a 20 anni saranno magari anarchici e a 30 anni voteranno DC o quello che esisterà di simile. Molto peggio sono quelli che speculano sui loro ideali (distorti)

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