È il secondo post di fila di Gaberricci che ribloggo sulle mie pagine. Se c’era un modo possibile per unire in unico pensiero la metafisica dell’esistenza di dio e la fede in questi, la Spal neopromossa in serie A e l’omicidio di Federico Aldrovandi, ecco, Gaber l’ha trovato.
E voi,
dicono,
vi occupate di miracoli.
scriveva, qualche decina di decenni fa, Vladimir Majakovskij, rivolgendosi a Dio (o, per meglio dire, al “compagno Dio”).
Majakovskij è, a mio modesto parere, il poeta migliore del Novecento e, probabilmente, uno dei migliori di tutti i tempi (e lo credo, pur non avendo mai imparato come si scrive il suo nome e non avendo voglia di controllare); per questo, faccio mie le parole che aprono la poesia che ho citato, per descrivere il mio rapporto con Dio.
“È risaputo: tra me e Dio ci sono numerosissimi dissensi”.
Dovuti, mi sembra chiaro, anche se Majakovskij non l’ha scritto, al fatto che io non credo che lui esista.
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“È risaputo: tra me e Dio ci sono numerosissimi dissensi”.
Talmente tanti che .. basta! tra noi è finita 😀
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